Abbazia di San Galgano (Chiusdino, SI)

San GalganoSan Galgano

L’abbazia di San Galgano è un’abbazia cistercense, sita ad una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino.

Il sito è costituito dall’eremo (detto “Rotonda di Montesiepi”) e dalla grande abbazia, ora completamente in rovina e ridotta alle sole mura, meta di flusso turistico. La mancanza del tetto—che evidenzia l’articolazione della struttura architettonica—accomuna in questo l’abbazia ad altre simili in Europa.

Di san Galgano, titolare del luogo che si festeggia il 3 dicembre, si sa che morì nel 1181 e che, convertitosi dopo una giovinezza disordinata, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza, con la stessa intensità con cui si era prima dato alla dissolutezza.
Il momento culminante della conversione, avvenne nel giorno di Natale del 1180, quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, allo scopo di trasformare l’arma in una croce; in effetti nella Rotonda c’è un masso dalle cui fessure spuntano un’elsa e un segmento di una spada corrosa dagli anni e dalla ruggine, ora protetto da una teca di plexiglas. L’evidente eco del mito arturiano non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi ardita su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del santo chiusdinese.

(Da WikipediaCrediti foto)

San Galgano from Armando Brecciaroli on Vimeo.

Abbazia di Sant'Antimo

Abbazia di Sant’AntimoSant’Antimo Abbey

L’Abbazia di Sant’Antimo rappresenta una delle testimonianze architettoniche più significative dell’epoca romanica, che si ispira a modelli transalpini e lombardi. Si tratta di un rilevante esempio di edificio monastico costruito a cavallo tra l’XI e il XII secolo, la cui magnificenza viene esaltata dal paesaggio circostante, l’amena valle del torrente Starcia, in cui la presenza dell’olivo costituisce l’elemento caratterizzante.

Secondo la tradizione leggendaria, l’Abbazia sarebbe stata innalzata per volere di Carlo Magno, ma non esistono documenti che confermino questa notizia.

Nell’Abbazia di Sant’Antimo risiede una comunità di Canonici Regolari Premostratensi, detti anche Canonici bianchi, come ricorda il loro abito completamente bianco, o Norbertini dal nome del loro fondatore san Norberto.

(www.antimo.it – Foto: Petitverdot)

Le Terme di Petriolo

I primi cenni storici sulle Terme di Petriolo risalgono addirittura all’età romana, nel Medioevo fu meta di personaggi illustri —tra cui anche Papa Pio II— che sfruttavano le proprietà curative di queste acque.

La storia di Petriolo si perde poi nei secoli, fino a ricomparire nel 1907, anno in cui Petriolo fu annoverato nella pubblicazione del Ministro dell’Interno riguardante l’elenco ufficiale delle acque minerali d’Italia. Nel 1916 fu costruito un piccolo impianto termale, più volte ristrutturato nel corso degli anni e che ancora oggi ne mantiene l’aspetto originale.

Vi sorge oggi un nuovo edificio con grandi terrazze e una bella vista sul torrente Farma, dove si praticano terapie a base di fanghi e bagni.

Wikipedia; Storia delle Terme di Petriolo

Siena

Chi non conosce la stupenda città di Siena, con i suoi tesori d’arte e i suoi secoli di storia?
Ma quello che forse non sapete é che Siena si può raggiungere in mezz’ora di auto dal Podere Vignali, il che lo rende il punto di partenza ideale per chi vuole esplorare la città senza rinunciare alla tranquillità di una accogliente “base” in campagna, dove tornare a rilassarsi dopo una giornata di visite.

Pari, Civitella Paganico, Toscana

Pari

Pari, come altri paesi compresi nel territorio del Comune di Civitella Paganico, é un piccolo nucleo abitativo risalente addirittura al Paleolitico Superiore Arcaico.

Fu poi degli Etruschi e dei Romani, come è testimoniato dai ritrovamenti archeologici oggi custoditi nei musei di Grosseto, Siena e Firenze.

Come Civitella, i Conti dell’Ardenghesca lo scelsero come loro residenza, e venne poi attratto nell’orbita di Siena tra il 1179 ed il 1254.

Sul finire del Duecento il territorio passò ad altre famiglie nobili senesi, come i Rinuccini, gli Squarcialupi, i Forteguerri, i Buonsignori e infine ai Malavolti. Questi ultimi rilevarono tutta la proprietà e giurisdizione di Pari per imporre dei pedaggi.

Le scorrerie e l’insalubrità nella valle dell’Ombrone produssero un lento decadimento anche di questa rocca, seppur con minore incidenza rispetto ad altri castelli.

Con le riforme leopoldine del 1766, Pari rientrò per poco spazio entro i confini della Provincia Inferiore con potesteria di Grosseto, legando così i suoi destini a questa provincia.

Vacanze con il vostro amico a quattro zampe

Podere Vignali accoglie con piacere i vostri animali domestici, che quindi potranno viaggiare insieme a voi.

I nostri ospiti hanno la possibilità di tenere il proprio animale nella loro camera.

Gli animali possono circolare in ogni area del casale e hanno a disposizione un grande prato dove correre liberamente. Circondato da boschi, il casale è il luogo ideale per tranquille passeggiate.

In camera inoltre troveranno una piccola brochure in cui sono segnalati gli indirizzi utili: il veterinario, la farmacia, il negozio per cani più fornito o quello più vicino, le spiagge aperte ai cani e le indicazioni per raggiungerle.

Segnaliamo che presso l’agriturismo NON sono disponibili recinti o zone di prato recintate dove poter lasciare gli animali.

Hate the thought of being parted from your pet? Then bring them along.

Vignali welcomes all domestic animals who are then free to roam the property and sleep in your room. They can run in the fields or take a walk with you in the surrounding woods.

A pamphlet in every room will provide you with information on local vets, pet shop supplies, pharmacies and beaches that allow dogs.

Note: the property does not provide crates or cages for animals or have a fenced-in field.

Raccolta delle olive

Ogni anno, dai primi di novembre, potete partecipare a questa tradizione secolare.
Per informazioni contattare Carlo Barbieri (tel 0564/908004, cell 335/6360465, email info@poderevignali.it)

Every year in early November the olives are picked at Vignali. Guests are welcome in Vignali’s olive groves to participate in this traditional activity. For further information, please contact Carlo Barbieri (phone +39 0564.908004, mobile +39 335.6360465, email info@poderevignali.it)

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